Consumo limitato di zucchero per bambini fino a due anni. Ecco i motivi

Sarebbe consigliabile che i bambini fino a due anni facciano uso decisamente limitato o quasi nullo di zucchero: il consiglio arriva direttamente dagli Usa, dove uno studio della Emory University School of Medicine di Atlanta ha analizzato l’impatto dagli zuccheri aggiunti nei bambini, stabilendo le quantità massime di dosi che si possono mangiare. Gli zuccheri sono tra gli elementi importanti nell’alimentazione dei bambini, perchè rappresentano la fonte primaria per il funzionamento dell’organismo, soprattutto dei muscoli e del cervello. A creare problemi è l’ l’eccesso di zucchero e considerando che molti prodotti confezionati contengono zuccheri aggiunti sotto forma di saccarosio, sciroppo di glucosio e fruttosio, è bene prestare sempre attenzione al consumo di questi alimenti. Secondo gli studiosi, nel periodo tra i 2 e gli otto anni i più piccoli dovrebbero consumare quantità ridotte di zuccheri aggiunti, non superiori ai 25 grammi (circa 6 cucchiaini da té).

Secondo la dottoressa Miriam Vos, docente di Pediatria presso la Emory University School of Medicine, “Le nostre linee guida sono le stesse dai 2 ai 18 anni per renderle semplici per i genitori e difensori della salute pubblica. Per molti bambini consumare non più di 6 cucchiaini di zuccheri aggiunti al giorno è un obiettivo salutare e raggiungibile. I bambini che mangiano cibi con zuccheri aggiunti tendono a consumare minori quantità di cibi salutari come frutta, verdure, cereali integrali e formaggi poveri di grassi che sono positivi per la salute del loro cuore”.

Le assunzioni di zuccheri sono comunque decisamente alte tanto che, dallo stesso studio condotto, emerge che il bambino medio statunitense consuma circa il triplo della quota di zuccheri aggiunti raccomandata e il dito è sempre puntato contro i prodotti associati al cosiddetto cibo spazzatura come ad esempio bibite gassate, energy drink, barrette di cioccolato, merendine industriali, snack salati e dolciumi.

Video: Nuovo studio consumo zuccheri bambini