Simboli di benessere o di rinascita, di abbondanza o di transitorietà, i fiori sono un elemento cardine dell’immaginario comune di tutte le culture.
I fiori rappresentano nella società attuale e in tutte le tradizioni nel corso della storia un bacino di simboli, raffigurazioni e significati inesauribile. Poeti, scrittori, artisti attingono al contesto floreale per imprimere suggestioni e suggerire metafore. Esiste un intero vocabolario dei fiori, utilizzato da sempre per esprimere emozioni, scatenare reazioni emotive, richiamare archetipi sempre efficaci.
Oggi, fiori a domicilio o consegnati in prima persona con un braccio dietro la schiena, attraversano spazi e storie per concretizzarsi in omaggi galanti, gentili o anche solo cortesi, e la loro efficacia rimane immutata perché il legame tra attrattive naturalistiche ed emotività umana è sempre saldo, nonostante secoli di storia.
Il fiore come nascita e rinascita
Tra le metafore che meglio hanno saputo saldarsi nel corso della storia vi è quella, indissolubile, che lega il fiore all’idea di nascita o rinascita, in una visione ciclica della vita come eterno ritorno, in cui tutto torna alla propria origine. Il fiore, per la sua stessa essenza, suggerisce in maniera immediata la dinamica della nuova partenza. Il fiore è associato alla primavera, la stagione in cui ogni cosa si ridesta dalla quiescenza invernale e si allaccia all’archetipo della natura che riprende vita e si riappropria degli spazi. Espressioni come “nel fiore degli anni” o “il fior fiore”, fanno riferimento agli elementi floreali come emblema di una rinascita che è anche antropologica. La miseria e la rigidità dei paesaggi invernali si spengono in favore di un nuovo corso. Qui il fiore diventa elemento di prosperità, vigore e giovinezza.
Bellezza, seduzione e transitorietà
Correlata all’idea di rinascita vi è quella di bellezza estatica, ma anche di caducità e transitorietà. La bellezza, incarnata al massimo grado nei fiori, sa essere anche illusorietà – pensiamo al mito di Narciso, mutato in fiore dopo aver perso la vita nel tentativo di specchiarsi nei riflessi dell’acqua. La bellezza, però, anche come una forma di nobiltà naturale in grado di avvicinare alla bellezza pura dei cieli e dell’immagine che l’uomo ha costruito di Dio. Presso gli Egizi, i fiori erano un’icona del Sole, che a sua volta è immagine diretta della divinità. Altro e tanto forte in Grecia era l’associazione tra fiori e anima.
Vivacità, dinamismo e colore
Dagli artisti classici a Van Gogh, passando per il caravaggismo, il barocco o l’impressionismo, ogni corrente artistica si è avvalsa delle figurazioni floreali per esprimere significati altri. Intensità, colore e freschezza sono gli elementi che più risaltano, assecondando un’idea di dinamismo e positività, crescita, espansione e salute.