I trecento chilometri di strada tra Bangkok ed il distretto di Potalay nella Provincia di Phichit sembrano più brevi di prima.
Tutte le fatiche del lungo viaggio svaniscono velocemente alla vista del fiume Yom alla fine della stagione fredda.
Qui il fiume Yom attraversa una foresta sempre verde e le sue rive sono delimitate da alti muri di vegetazione.

La vista di una piccola imbarcazione che naviga tranquillamente sul fiume è alquanto invitante.
Relax: lasciare che la barca scivoli dolcemente lungo il fiume fino ad una piccola casa di legno nascosta nel cuore della foresta.
Sebbene appaia alquanto imponente nel cuore della fitta jungla, questo piccolo albergo, costruito esclusivamente con materiali naturali, non presenta inutili rifiniture.
Si accede alla costruzione attraverso un ponte di legno che risuona sotto i passi degli ospiti.
Rumorosi uccelli accolgono i visitatori con i loro acuti richiami ed i pavoni si mettono in mostra aprendo a ventaglio le loro penne come in una danza.
Questo naturale rifugio è solo a poche ore di viaggio da Bangkok, ma consente al turista un ricco incontro ravvicinato con la natura.
Dopo un pranzo a base di salutari piatti vegetariani, accompagnati da deliziose verdure e frutta, c’è il tempo di rilassare i muscoli del corpo con un buon massaggio tradizionale, una sauna ed un trattamento a base di erbe medicamentose.
Successivamente una discesa di pochi minuti lungo il fiume condurrà gli ospiti sulla sponda opposta del fiume Yom da dove parte una pista ciclabile che attraversa il vicino parco, il quale dista solo tre chilometri dalla riva, ma il pur breve percorso consentirà di attraversare dorate risaie sotto gli amichevoli sguardi dei contadini.
Inaugurato ufficialmente nel 1989 il Parco di Nakhon Chaibawaorn racchiude in sé l’ultima delle ricche foreste di Phichit.
Fitta di alberi della gomma, la foresta ospita un albero della circonferenza di ben 512 centimetri, tanto che per abbracciarlo occorrono cinque ragazzi. Le piante di bamboo sono assai comuni in questo parco crescendo spontaneamente e facilmente in mezzo alla altra vegetazione di basso fusto.
Fare trekking e andare in bicicletta in percorsi naturali, in mezzo alla rigogliosa vegetazione, costituiscono ottime occasioni per i turisti in cerca di avventure “soft”.
Nella stagione fredda, le foglie cadute formano una sorta di tappeto per terra ed i due chilometri del tracciato possono essere percorsi in meno di un’ora, lasciando un ricordo piacevole e duraturo.
Ritornati sulla riva del fiume Yom è tempo di risalire il fiume fino alla riva dove sorge il lodge.
Qui si potranno incontrare galline che razzolano alla ricerca di cibo, un gatto alla ricerca di un posto caldo e soleggiato, un pavone spalanca le ali e si posa con un breve volo su di un ramo vicino, muovendo a scatti la testa guardandosi attorno con aria di superiorità. Uno stormo di uccelli migratori, provenienti da terre lontane, spicca il volo nel cielo ormai velato dalla sopraggiungente oscurità della sera.
Sicuramente un’esperienza piacevole e solo uno dei tanti esempi delle meraviglie naturali che attendono i viaggiatori lungo le rive del fiume Yom.